San Gregorio - Storia

Storia

La storia dei nostri Istituti si fonda su radici antiche, risalenti alla fine dell’800.

Grazie a un primo lascito da parte di Alessandro Dalla Costa De Mucis (poeta, notaio e per lunghi anni sindaco di Valdobbiadene), vi fu l’acquisto di un’area a ridosso della Chiesa San Gregorio, facente parte di un vecchio convento di frati Capuccini, che prese il nome di “Padiglione Garibaldi”, in onore del generale Giuseppe Garibaldi e della sua visita a Valdobbiadene.

Dopo un breve periodo di sospensione, successivo al primo conflitto mondiale che non risparmiò lo stabile sorto per soccorrere i bisognosi, nel 1924 i pazienti furono collocati e assistiti presso un reparto dell’ospedale fino al 1942, anno in cui il signor Celestino Piva acquistò e arredò Villa Vezzosi (ex Villa Bergamo), situata nel parco verde antistante l’attuale Residenza Meneghetti, ove furono trasferiti gli ospiti. Con il tempo la Casa di Riposo iniziò a offrire servizi aggiuntivi di tipo “alberghiero”, che permisero di alzare il livello qualitativo della struttura, permettendo, a chi potesse sostenere da sé il costo, di soggiornarvi usufruendo di una dignitosa assistenza.

Nel 1947 gli ospiti furono trasferiti nuovamente nell’edificio originario “Padiglione Garibaldi”, che nel frattempo era stato ristrutturato. Ben presto però, grazie ai servizi offerti e alla presenza premurosa del personale, la struttura non fu più in grado di soddisfare il fabbisogno richiesto; così, nel 1970, grazie ai lasciti della famiglia Meneghetti, si pensò di progettare una nuova casa di soggiorno.

Nel 1987 l’originaria denominazione “Casa di Ricovero Giuseppe Garibaldi” venne modificata in “Istituti di soggiorno per anziani San Gregorio” per scostarsi dall’evocazione di ospizio di mendicità che l’espressione “casa di ricovero” poteva dare. L’anno successivo venne inaugurata la nuova residenza adiacente alla vecchia struttura, la Residenza Meneghetti.

Qualche anno più tardi, nel 1992, l’Ente prese in gestione, in comodato d’uso con l’allora ULSS n. 8, il padiglione Geronazzo, un tempo adibito a degenze ospedaliere, per la gestione di ospiti non autosufficienti e nel 1994, con la gestione di Villa dei Lauri proposta dall’ULSS, vennero accolti altri ospiti non autosufficienti e con patologia psichiatrica. L’accoglienza di quest’ultima tipologia di ospiti venne ampliata nel 1996 con la gestione del Fabris, una struttura residenziale tipo comunità alloggio per adulti non autosufficienti affetti da patologia psichiatrica. Da semplice Casa di Riposo la nuova dimensione imponeva di incamminarsi nel vasto campo dell’assistenza e della cura. Nacque quindi l’esigenza di riqualificare e rilanciare i servizi per avvicinarsi alle nuove esigenze di salute della comunità. Per tale motivo, nel 1999, la Regione decise di dismettere l’ospedale Guicciardini in favore di una riconversione in struttura per l’erogazione di servizi extraospedalieri e distrettuali. Si sviluppò pertanto l’idea di realizzare una “Cittadella della Salute”.

Fu così che con l’Accordo di Programma del 2003, successivamente modificato nel 2007, si stabilì l’edificazione di una nuova struttura che avrebbe dovuto dare ospitalità a 176 ospiti non autosufficienti, la riqualificazione del Padiglione Vigilanza riadattato a Poliambulatori e la creazione di un’area per la riabilitazione. L’accordo, che coinvolgeva più soggetti, quali Regione del Veneto, Azienda ULSS n. 8 (attualmente Azienda ULSS n. 2 Marca trevigiana), IPAB San Gregorio e Comune di Valdobbiadene, dovette essere rivisto a causa delle nuove norme antisismiche intervenute, che imposero una rivalutazione del progetto con un nuovo Accordo di Programma firmato nel 2007, suddiviso in quattro fasi: le prime due prevedevano la realizzazione di un nuovo centro servizi per persone anziane non autosufficienti, la ristrutturazione del Padiglione Vigilanza e la realizzazione del corpo di collegamento tra le due strutture; successivamente la ristrutturazione e l’ampliamento del Padiglione Fabris e infine la demolizione del Padiglione Geronazzo. Le prime due fasi videro l’inaugurazione nel 2012.

Nel 2015 venne avviata l’attività del Poliambulatorio Valdo Salute che, oltre a offrire un servizio riabilitativo basato su un approccio “multidisciplinare” e trattamenti fisioterapici con l’utilizzo di strumentazioni all’avanguardia, mette a disposizione dei pazienti ambulatori specialistici con personale medico altamente qualificato.

Dopo un anno, nel 2016, prese avvio anche l’Unità riabilitativa territoriale, struttura di residenzialità extra ospedaliera a carattere temporaneo per l’erogazione di prestazioni di tipo riabilitativo con compartecipazione alla spesa.

Oggi gli Istituti svolgono la loro attività in sei strutture residenziali, una struttura intermedia e un poliambulatorio specialistico

RESIDENZE OSPITI
Residenza Meneghetti Per anziani autosufficienti e parzialmente autosufficienti
Residenza San Pietro Per anziani non autosufficienti, anche con problematiche cognitive e/o disturbi comportamentali (tipo Alzheimer)
Residenza Santo Stefano Per anziani non autosufficienti, anche con patologia psichiatrica
Residenza Piva Comunità terapeutica riabilitativa protetta (in convenzione con l’Azienda ULSS) per giovani adulti con patologia psichiatrica
Residenza San Giovanni Comunità alloggio estensiva (in convenzione con l’Azienda ULSS) per adulti con patologia psichiatrica
Residenza Fabris RSA per la salute mentale (in convenzione con l’Azienda ULSS) per adulti con patologia psichiatrica
Unità Riabilitativa Territoriale (URT) Struttura di ricovero intermedio che garantisce prestazioni di tipo prevalentemente riabilitativo (in convenzione con l’Azienda ULSS)
Poliambulatorio Valdo Salute

ISTITUTI SAN GREGORIO

San Gregorio - Storia - Gallery - Struttura
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San Gregorio - Unità riabilitativa territoriale (URT) - Gallery - Interni e attivita
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