ALIMENTAZIONE E SUPPORTO NUTRIZIONALE IN PERIODO COVID
Nell’affiancare le terapie messe a punto per curare i malati di Covid 19 c’è anche l’alimentazione.
È diventato quindi determinante in questo particolare momento prevedere un corretto apporto nutrizionale adeguato alle condizioni specifiche di salute e garantire adeguata quota calorica e proteica ed idratazione compatibile con lo stato ventilatorio dei nostri ospiti.
In questi mesi a stretto contatto con gli ospiti affetti dal virus, agli Istituti San Gregorio abbiamo messo a punto un vero e proprio protocollo che prevede la preparazione mirata di piatti diversi. La nostra dietista Paola Zanco, ascoltate le valutazioni dei medici interni, calibra infatti la dieta misurandola sulle condizioni di salute. Un protocollo mirato costruito sulle Linee Guida che tengono conto della letteratura scientifica pubblicata sul Covid.
I pasti devono essere piccoli e frequenti e prevedere fino a 2-3- spuntini potenziati quali: yogurt, budini, gelati, latte arricchito con latte condensato, latte in polvere e biscotti, mousse di ricotta con polpa di frutta, frullati.
Chi presenta insufficienza respiratoria necessita di un maggiore utilizzo di grassi anziché zuccheri a scopo energetico per quello che viene definito il quoziente respiratorio (il glucosio infatti, richiede maggiore utilizzo di ossigeno). Per questi ospiti e per quelli in convalescenza che presentano inappetenza e forte astenia vengono proposti MONOPIATTI POTENZIATI, che la cucina ogni giorno elabora in base alle indicazioni della dietista, ad alta densità calorica-proteica, cremosi o tritati per favorirne l’ingestione (a base di carne, uova, prosciutto, formaggio, olio, parmigiano e alimenti ad alta intensità calorica).
Sono pietanze con alimenti naturali e le loro preparazioni vengono modificate nella consistenza e nella densità nutritiva curandone anche l’aspetto visivo attraverso i colori per invogliare l’appetito: verde per gli spinaci o carciofi frullati, rosso per l’aggiunta di rapa rossa frullata o della salsa al pomodoro o ancora arancio per la presenza della zucca.
Monopiatti che possono essere consumati in poco tempo senza affaticare la persona e garantendo così l’apporto nutrizionale (soprattutto se il Covid costringe a una terapia ad alti flussi di ossigeno).
L’infezione inoltre e le terapie farmacologiche spesso provocano alterazioni che possono ostacolare l’alimentazione orale tra cui iporessia, dispnea correlata alla masticazione, disfagia, disosmia, disgeusia, e sintomi gastrointestinali (nausea, vomito, alterazioni dell’alvo) per cui, a maggior ragione, la nostra dietista interviene con escamotage alimentari.
Allo stesso modo la muscolatura di una persona costretta a letto dal virus risulta affaticata e ha bisogno di amminoacidi e alimenti specifici per potenziarsi. In caso di mancato o parziale raggiungimento degli obiettivi nutrizionali individuati, agli spuntini di alimenti naturali possono essere aggiunti integratori modulari proteici in polvere (proteine del siero del latte) e aminoacidi o utilizzati anche integratori nutrizionali orali ipercalorici e iperproteici.
Da Linee Guida Sanitarie in periodo Covid, adottate anche dalla nostra equipe sanitaria, in questo particolare momento di pandemia a tutti gli ospiti è prevista la somministrazione orale di polivitaminici e in particolare vit. D-250H e Mg.